DIGITALE SI O NO?

DIGITALE SI O NO?

Oggi la rete internet ha deciso di non essermi di aiuto, non funziona come dovrebbe e mi ritrovo a non poter fare quasi nulla di operativo su TG.

Per un lavoro come il mio in cui è fondamentale la rete internet è davvero una scocciatura essere totalmente dipendente da essa.

Ma cosa succederebbe se fossimo tutti totalmente fuori “rete”.

Ve lo siete mai chiesto?

Alcune persone hanno deciso di fare interi giorni o settimane di Internet/Social Detox, che, sulla carta parrebbe una gran figata da scrivere poi sui social nei giorni successivi con l’hashtag #socialdetox #guardarsiinfacciaèmeglio o cose simili, mentre passeggiano per strada senza alzare lo sguardo dal cellulare 😊

Perché arrivare a questo? Io credo che ci possa essere una buona via di mezzo per tutto, anche se ho come l’impressione che sarà sempre tutto più digital e niente più analogico!

Come sapete, ho due bimbi piccoli, già ovviamente super digiali: il grande (quasi sei anni) gioca con la Playstation da solo e non sa leggere! Ma ce la fa! Chiedono di Netflix, Prime e Tic Tok (per fortuna guardano gattini e creazioni con il cioccolato) e pensano che Babbo Natale acquisti su Amazon… wow siamo proprio cambiati!

Oggi mi sono anche chiesta come impatta tutto questo essere digitali sull’ambiente e la riposta è stata: TANTISSIMO

Le tecnologie informatiche generano attualmente circa il 4% delle emissioni di CO2 globali. Entro il 2025, la sola transizione IT del settore industriale avrà un’impronta di carbonio equivalente a quella prodotta da circa 436 milioni di veicoli l’anno!

Secondo quanto riporta  il Sole24ore i data center consumano dalle 10 alle 50 volte più energia per metro quadrato rispetto a un ufficio tradizionale e sono responsabili da soli per circa l’1% della domanda mondiale di energia. In un anno, i servizi di streaming video online hanno generato circa 300 milioni di tonnellate di CO2, l’equivalente delle emissioni annue della Spagna. Il solo invio di una mail con un allegato contribuisce ad immettere 50 grammi di Co2 nell’atmosfera.

Ho cercato alcune linee guida da tenere in considerazione che potrebbero consentirci di continuare ad utilizzare i mezzi digitali senza compromettere ulteriormente il pianeta:

  • Utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili, nonché da fornitori locali e regionali;
  • Implementazione di server innovativi da un punto di vista energetico;
  • Riciclo o smaltimento ecologico degli hardware e dei server;
  • Aggiornamenti alla struttura IT per ridurre la perdita e il consumo energetico causato da tecnologie obsolete;
  • Utilizzo di hardware moderni e metodi di raffreddamento nei data center, che consentono di evitare surriscaldamenti e, di conseguenza, ridurre il consumo energetico;
  • Implementazione di servizi di hosting ad alte prestazioni per minimizzare il numero di server;
  • Sostituzione dei server con i servizi di cloud;
  • Organizzazione di videoconferenze ad alta definizione per ridurre l’uso di aerei e combustibili fossili.
  • Per quanto riguarda invece l’e-commerce, è consigliabile prendere in considerazione l’utilizzo di imballaggi sostenibili o spedizioni mediante mezzi ecologici, nonché preferire l’acquisto di prodotti commercializzati da fornitori locali oppure siti di piattaforme che puntano alla sostenibilità ambientale.

Educando l’intera popolazione mondiale al concetto di ecologia digitale, ovvero la promozione di comportamenti corretti online, potremmo riuscire a migliorare nettamente il nostro impatto sull’ambiente.

Restiamo fiduciosi…

Un abbraccio

Elisabetta

 

 

Fonti:

Agenda digitale

Green report

 

 

 

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